Che tipo di dispositivi sono i DPI?
Gestione e selezione dei dispositivi di protezione individuale più idonei all’attività
I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono scelti a seguito ed in conformità con la valutazione dei rischi e in base al programma delle misure di Prevenzione e Protezione.
In particolare a seguito di indagini ambientali, fonometriche, informazioni da letteratura tecnica, ma anche segnalazione dei lavoratori o fornitori, il datore di lavoro, in collaborazione con il RSPP e consultando il Medico Competente ed il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, individua le tipologie di DPI più idonee.
Per i DPI (in particolare quelli di III categoria), la formazione e l’addestramento specifico all’uso sono curati dal datore di lavoro o suo incaricato al momento dell’inserimento dell’operatore in reparto e al momento della consegna di nuovi DPI.
Obblighi per i DPI da adottare
I dispositivi di protezione adottati per le diverse mansioni e reparti devono essere riportati nella Scheda rischi DPI e vengono consegnati ai singoli operatori dal datore di lavoro o suo incaricato: al momento della consegna il lavoratore firma il modulo Scheda consegna DPI, controfirmato dall’addetto alla consegna.
È importante che il datore di lavoro e i preposti verifichino costantemente:
- l’effettivo ed il corretto utilizzo dei DPI da parte degli operatori;
- l’utilizzo non promiscuo di uno stesso DPI in dotazione personale (es. maschere, occhiali…) da parte di più operatori;
- che i DPI siano riposti in luogo sicuro quando non utilizzati.
Eventuali controlli aggiuntivi sull’utilizzo dei DPI sono effettuati anche in occasione di sopralluoghi di RSPP, Medico Competente e RLS.
Infine il datore di lavoro, con la collaborazione di tutti i soggetti aziendali, compresi gli utilizzatori, assicura il mantenimento nel tempo delle caratteristiche specifiche dei DPI, attraverso la pulizia o la sostituzione.
Esempio: gli indumenti che svolgono la funzione di DPI, indossati per proteggere il lavoratore da rischi per la salute e sicurezza (indumenti fluorescenti, contro caldo e freddo ecc.) e che non sono monouso, devono essere puliti periodicamente sotto la responsabilità e onere del Datore di Lavoro, che ne programma la periodicità, stabilisce dove e come effettuare le operazioni di pulizia, tenendo conto dei rischi che gli indumenti sporchi portano e delle misure di protezione da mettere in atto.
Le varie parti del documento in oggetto
Principali moduli contenuti
- Elenco tipologie dispositivi di protezione individuale (da consultare per individuare le tipologie di DPI più idonei)
- Scheda rischi DPI
- Scheda consegna DPI
Gestione informazione, formazione e addestramento sui DPI
Lo scopo di questa parte del documento è di fornire criteri per la programmazione, la realizzazione e la registrazione della informazione, formazione e addestramento dei lavoratori in Azienda. Di seguito, le idonee modalità operative:
- Analisi dei bisogni formativi, con l’obiettivo di realizzare interventi di formazione/addestramento mirati alla mansione ed ai rischi ad essa connessi. Deve essere svolta dal datore di lavoro, in collaborazione con RSPP, RLS, Medico Competente e preposti, esaminando diversi fattori.
- Progettazione e pianificazione, che riguardano principalmente l’individuazione di obiettivi di formazione ed addestramento (contenuti, soggetti incaricati, didattica, strumenti, tempi e modalità di valutazione dell’efficacia degli stessi).
Intervento di formazione in materia DPI
Per progettare un intervento di formazione è utile farsi alcune domande relative:
- agli obiettivi (perché fare l’intervento? A cosa serve?);
- ai contenuti (cosa spiegare?), riguardo ai contenuti minimi è bene fare riferimento alla normativa vigente;
- ai soggetti incaricati (chi spiega le cose?), ad esempio datori di lavoro, RSPP, Medici competenti, RLS, preposti, consulenti esterni etc.;
- alle metodologie didattiche (come fare?), ad esempio incontri, colloqui, esercitazioni pratiche;
- addestramento sul lavoro o comunque metodologie che assicurano il maggior coinvolgimento dei destinatari;
- agli strumenti (con che cosa?);
- alla programmazione (quando?), il programma delle attività di informazione, formazione e addestramento può essere redatto utilizzando il modulo, contenuto nelle linee di indirizzo, Piano della informazione, formazione e addestramento (le attività devono essere ripetute periodicamente e comunque sempre in occasione di nuove assunzioni, cambi mansioni, cambiamenti organizzativi di attrezzature, tecnologie, macchinari, sostanze e preparati pericolosi);
- alla valutazione (l’intervento è stato efficace?).
Una volta progettata la formazione, informazione, addestramento è arrivato il momento della:
- realizzazione dell’intervento, dove gli interventi realizzati possono essere registrati utilizzando il “Registro presenze” (per l’addestramento con affiancamento si può adottare il modulo “Scheda addestramento”);
- verifica di realizzazione ed efficacia, dove devono essere valutati i risultati conseguiti dopo la formazione e osservati i comportamenti dei lavoratori correggendo quelli scorretti e rinforzando quelli corretti.
Moduli presenti nel documento
- Piano tipo di in-formazione di base
- Piano tipo di in-formazione sui rischi specifici
- Piano della informazione, formazione e addestramento
- Registro presenze
- Scheda addestramento.