Nuova normativa sugli spazi confinati: di cosa si tratta

Formazione aziendale sulle nuove normative: perché è essenziale

La formazione in ambito aziendale riveste un ruolo cruciale non solo per allineare i dipendenti agli obiettivi aziendali, ma anche per garantire un costante aggiornamento sulle normative fondamentali, soprattutto in tema di sicurezza. 

Un esempio recente è la nuova normativa UNI 11958:2024, che riguarda gli spazi confinati.

Cosa dice la normativa

La normativa, intitolata “Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento – Criteri per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi”, sottolinea l’importanza di informare adeguatamente le aziende, attraverso corsi di formazione che mirano ad illustrare i rischi connessi alla permanenza, prolungata o meno, in spazi confinati, potenzialmente pericolosi. L’obiettivo principale è prevenire i frequenti incidenti sul lavoro, spesso causati da una valutazione insufficiente dei rischi.

Lo spazio confinato non ha ancora una definizione ben precisa stabilita per legge, tuttavia si può indicare come tale un luogo dove vi siano sospetti agenti inquinanti, elementi fisici che potrebbero intrappolare o causare danno al lavoratore o qualunque altra caratteristica peculiare che possa ledere la salute se non persino rappresentare un rischio per la vita dei presenti.

Le aziende interessate

Le aziende che devono necessariamente essere informate sulla normativa sono quelle in cui il rischio di operare in ambienti confinati è concreto. Esempi tipici includono silos, serbatoi, canalizzazioni o vasche, dove operai e professionisti intervengono per risolvere problematiche tecniche o riparare guasti.

A livello operativo, numerosi settori industriali, edili e delle opere pubbliche rientrano nel campo di applicazione della normativa. In particolare, la UNI 11958:2024 fornisce indicazioni dettagliate su:

  • Criteri specifici per individuare gli spazi a rischio.
  • Valutazione dei pericoli e dei rischi, così da identificarli in relazione alla natura e alla posizione dello spazio confinato.
  • Attuazione immediata di protocolli di emergenza, che devono essere comunicati ai dipendenti in modo chiaro prima dell’inizio dei lavori.
  • Utilizzo di dispositivi di protezione specifici per minimizzare i rischi.
  • Organizzazione interna con compiti ben definiti per ogni operatore, così da garantire interventi ordinati ed efficaci in caso di emergenza.

Altri aspetti importanti della normativa

Assegnazione dei ruoli per il personale operativo
Per il personale che lavora in ambienti confinati, è fondamentale stabilire ruoli precisi per garantire la sicurezza e l’efficacia delle operazioni. I principali compiti assegnati sono:

  • Squadra di salvataggio: composta da personale addestrato per intervenire in situazioni estreme, dove la vita dei lavoratori è in pericolo.
  • Lavoratore entrante: colui che svolge le proprie mansioni all’interno dello spazio confinato.
  • Attendente: la figura responsabile di accogliere i lavoratori entranti e supervisionare l’area, vigilando sulla sicurezza dei presenti.
  • Preposto: una sorta di supervisore che coordina e sovrintende le attività all’interno dell’ambiente confinato.

I rischi sul lavoro sono molteplici, soprattutto in presenza di pericoli come incendi, esplosioni o fughe di sostanze chimiche e tossiche. Una formazione adeguata non solo mette in sicurezza i lavoratori, ma tutela anche l’intera azienda, garantendo il rispetto delle normative più recenti.


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