Certificazione per la parità di genere: cos’è e perché è importante

Con la Legge 162 / 2021 è stata introdotta in Italia la Certificazione per la Parità di Genere, secondo quanto previsto anche dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

In base a quanto stabilisce il PNRR, tale certificazione dovrebbe garantire migliori condizioni per le donne che lavorano, un incremento dell’occupazione femminile, una diminuzione del divario salariale uomo / donna e una più facile inclusione.

La Certificazione per la Parità di Genere conferma l’impegno preso da un’azienda per colmare il divario di genere, per sostenere la parità a livello retributivo e per tutelare le lavoratrici in maternità. 

Il PNRR ha introdotto questa misura per incentivare l’occupazione femminile anche in posizioni manageriali; la certificazione è una scelta volontaria per le aziende e deve essere richiesta agli Enti accreditati in base a quanto stabilito dal documento UNI/PdR 125:2022.

Le aziende che ottengono tale certificazione possono godere di un esonero contributivo e di un punteggio valido sia per la concessione di incentivi statali che per la valutazione riferita a bandi di gara per l’acquisizione di appalti. 

Come si ottiene la Certificazione per la Parità di Genere

La certificazione può essere richiesta da qualsiasi azienda, indipendentemente dal settore e dalla dimensione, per ottenerla è necessario seguire un Sistema di Gestione per la parità di genere e dimostrare la conformità agli indicatori (KPI) riferiti a sei aree valutative: 

  • Cultura e strategia
  • Governance
  • Human Resource
  • Crescita e inclusione per le donne in azienda
  • Parità remunerativa di genere
  • Tutela della maternità e conciliazione vita / lavoro

Ogni indicatore determina un punteggio relativo alle diverse aree di valutazione, per raggiungere i requisiti tali da ottenere la certificazione l’azienda deve arrivare ad un punteggio pari ad almeno il 60%.

L’Ente accreditato per la certificazione esegue una serie di verifiche per accertarsi della corretta applicazione del sistema di gestione e del raggiungimento effettivo degli obiettivi imposti, per poi procedere al rilascio in caso di esito positivo. 

La certificazione ha una validità di tre anni e viene monitorata ogni anno dall’ente di certificazione per attestare la corretta, e continua, applicazione delle politiche aziendali che favoriscono la parità di genere. 

Si tratta di una procedura strutturata esattamente come altri sistemi di gestione diffusi nelle aziende, ad esempio quello per l’ottenimento della Certificazione di Qualità ISO 9001, e può essere integrato ad essi, se già applicati in azienda.

Benefici per le aziende certificate

Come si è detto, l’ottenimento della Certificazione per la Parità di Genere comporta una serie di vantaggi ma, in particolare, consente un riscontro positivo sotto l’aspetto della Brand Reputation.

La Regione Toscana, in particolare, ha introdotto per le aziende interessate al tema della Certificazione della Parità di Genere, la possibilità di accedere ad alcuni finanziamenti dell’importo massimo di € 25.000 per ogni progetto.

Inoltre è previsto un esonero contributivo per le aziende private che ottengono la certificazione pari all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna azienda.

Introdurre oggi in azienda gli strumenti che favoriscono la parità di genere, significa investire sul futuro, in quanto si tratta di tematiche che, in ambito lavorativo e professionale, sono destinate ad assumere sempre più importanza. 


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